Ricorso “Bonus Docenti” per Precari

Il "Bonus Docenti" spetta anche ai Docenti Precari

Il “Bonus Docenti” spetta anche al personale precario: lo ha stabilito una sentenza del Consiglio di Stato del 16 Marzo 2022 che pone fine a questa discriminazione tra personale docente di ruolo e precario. Il bonus, tuttavia, non verrà pagato spontaneamente: bisogna fare ricorso al giudice del lavoro. In altre parole, con il Ricorso “Bonus Docenti” per Precari, potrai recuperare i 500 euro previsti dalla Carta del Docente, per ogni anno di servizio, dal 2016 in poi.

Che cos'è il Bonus Docenti?

Il bonus Docenti è il contributo alla formazione degli insegnanti che il Ministero dell’Istruzione paga attraverso la Carta Docente pari a circa 500 euro annui. La norma istitutiva del Bonus Scuola all’art. 1, commi 121 e segg., della l. n. 107/2015 aveva espressamente escluso dal beneficio il personale non immesso in ruolo.

L'avvocato Pistilli Spiega la Storica Sentenza del Consiglio di Stato

“Tutti i Docenti Precari che dal 2016 ad oggi hanno sottoscritto contratti con il Ministero dell’Istruzione hanno diritto a ricevere la somma di euro 500 annui prevista dalla Carta del Docente, che non è stata loro erogata in maniera illegittima.”

Ricorso "Bonus Docenti" per Precari: Come farlo?

Contattaci per email o per telefono e sarai ricontattato da un nostro collaboratore per verificare i requisiti dell’eventuale ricorso, a solo titolo informativo.
 

Le Motivazioni della Sentenza

Il diritto alla formazione di un insegnante non può dipendere dalla natura stabile o precaria del suo rapporto, l’aggiornamento è un diritto e un dovere del lavoratore del comparto scuola. Con queste motivazioni, il Consiglio di Stato annulla con efficacia erga omnes l’art. 2 del D.P.C.M. n. 32313 del 25 settembre 2015 nella parte in cui attribuisce la Carta Docenti esclusivamente ai docenti di ruolo.

Sentenza Ricorso Bonus Docenti per Precari
Sentenza del Ricorso "Bonus Docenti" per precari

Una Scelta Discriminatoria per i Docenti a Tempo Determinato

L’esclusione dal beneficio della Carta Docenti per gli insegnanti non di ruolo era una scelta discriminatoria, punitiva, basata sulla illegittima disuguaglianza: ancora una volta ai docenti precari veniva riservato un trattamento peggiorativo rispetto ai colleghi in ruolo.

La norma istitutiva del Bonus Scuola creava ingiustamente docenti di serie A e docenti di serie B.  Non si possono escludere gli insegnanti precari da “strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio” di cui il Bonus è parte rilevante se non decisiva.

Grazie al Ricorso “Bonus Docenti” per Precari, è ora possibile far rispettare i propri diritti: la formazione è parte delle condizioni di impiego; non sussistono ragioni oggettive che possano giustificare l’esclusione del personale a tempo determinato da qualsivoglia attività di formazione e quindi dal beneficio del Bonus.

L’esclusione viola il principio di non discriminazione, uguaglianza e parità di trattamento di rango costituzionale e comunitario.

La sentenza abolisce ogni diversità: la formazione è una soltanto, non esiste quella dei docenti di ruolo, obbligatoria, permanente e strutturale e quindi sostenuta nel profilo economico con il bonus, e quella dei docenti non di ruolo per i quali non vi sarebbe alcuna obbligatorietà e quindi alcun sostegno economico.

L’aggiornamento riguarda tutto il corpo docente, a vantaggio della coerenza del sistema e del diritto allo studio.

 

Domande Frequenti

Garantiamo che nella nostra lunga esperienza nessuno ha avuto ripercussioni sul lavoro dopo l’attivazione di qualsiasi procedimento contro il MIUR.

I ricorsi che facciamo sono già molto noti alle istituzioni, che mai in alcun modo hanno agito con ammonizioni sulla carriera lavorativa.

 

, quando un lavoratore entra di ruolo, non perde in alcun modo il diritto di poter procedere per far valere un diritto che non è stato rispettato in un periodo precedente.

La durata di una causa può variare a seconda della città o del tribunale in cui si procede al ricorso. Siamo comunque a conoscenza delle modalità lavorative dei tribunali e sappiamo come procedere per ottimizzare in ogni modo i tempi.

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Altri Ricorsi

Il Ministero dell’Istruzione dovrà pagare le differenze stipendiali derivanti dall’applicazione degli scatti di anzianità anche in favore del personale precario.